Questa è un’open call indirizzata ad artiste e artisti che vogliano proporre dei progetti per la collettiva di FEMMINISTE PER GAZA, collettiva di arte contemporanea e pensiero sociologico, dell’associazione Artists.Sociologists con la curatela dell’artista Patrizia Bonardi, fondatrice nel 2016 del progetto di dialogo fra arti visive e sociologia e da quasi due anni impegnata in progetti dedicati al ricordo dei bambini uccisi a Gaza dopo il 7 ottobre 2023.
La mostra si terrà da novembre a marzo 2026 al BACS di Leffe (BG) e si ispira alla chiamata della palestinese Nada Elia – attraverso il suo libro “La Palestina è una questione femminista”- per una sorellanza e solidarietà globale.
Solidarietà attraversata in maniera intersezionale, aperta a una partecipazione multiculturale che porti storie di oppressioni in diversi contesti geografici che hanno vissuto o che vivono apartheid, discriminazioni razziste e violenze di genere.
Tributi significativi verranno dedicati alle donne palestinesi nell’occhio del ciclone del genocidio in corso e discriminate fin dalla Nakba del 1948 dagli israeliani, dediti a un colonialismo di insediamento che ha messo a rischio le loro vite e la loro identità in più modi, fra cui la disoccupazione femminile più alta del pianeta e un elevato tasso di mortalità per parto. Le donne palestinesi sono per mille ragioni simbolo universale della Sumud (resistenza) palestinese.
La mostra lungo i mesi verrà guardata da pensatrici e pensatori sociologiche/ci che ispireranno un loro scritto servendosi delle opere di FEMMINISTE PER GAZA.
Coordinatrice del gruppo di scrittura sarà Eliana Como attivamente impegnata per il popolo palestinese e contro il genocidio a Gaza.
Eliana Como che ha un dottorato in sociologia economica e lavoro, è sindacalista FIOM CGIL, per passione ricerca nel campo del recupero della memoria storica delle artiste di tutti i tempi, fa parte dell’ANPI come antifascista e del movimento transfemminista NUDM a
Bergamo.
Le prime a far parte del gruppo di scrittura sono: Milena Gammaitoni, Vanessa Roghi, Alessandra Nanna , Veronica Polese.
. Milena Gammaitoni: professoressa di sociologia e sociologia delle arti a Roma3, nel 2024 ha curato il primo manuale italiano di sociologia che integra nella storia della sociologia le sociologhe ingiustamente escluse.
. Vanessa Roghi: storica e scrittrice che con il libro “La parola femminista” ha dato di nuovo un senso forte e pregnante all’utilizzo della parola “femminista”, dopo anni di diffuso disuso.
. Alessandra Nanna: docente di Lettere nei licei, insieme alla rete “Docenti per Gaza” promuove la decolonizzazione del sapere scolastico e un approccio intersezionale alla didattica.
- Veronica Polese: Antropologa sociale collabora con organizzazioni del terzo settore nell’ambito della parità di genere, lo sviluppo socio-culturale, l’educazione ambientale, l’europrogettazione, la formazione, la divulgazione socio-antropologica.
DEAD LINE 31 ottobre 2025
Per candidarsi scrivere a bacs.leffe@gmail.com
Aspettiamo candidature anche per il gruppo di scrittura attraverso la mail bacs.leffe@gmail.com

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